Un fiore ed una pietra
Erano seduti su un precipizio, con le gambe a penzoloni e il vento gelido che faceva diventare i nasi rossi. Lei portava un cappellino e una sciarpa rossa, ed era ben riparata dal freddo, lui portava delle scarpe un po’ rotte e una giacca scura.
- “Mi sento come un fiore su un precipizio, posso cadere in avanti, o all’indietro. Non posso governarlo, e ho paura di scivolare. Qui fa molto freddo, ma credo di poter resistere, coprendomi. Anche se davanti vedo il mare, e mi piacerebbe andare, ma soffro di vertigini” - disse lei
- “Io mi sento come la roccia del precipizio. Credo di essere molto forte, ma in realtà il vento mi sta consumando, e ho paura di franare, prima o poi” rispose lui.
- “Quale è la soluzione allora? Non possiamo restare per sempre qui su” - domandò lei. Allora il ragazzo raccolse dal terreno un fiore coi petali rosa, e arrotolò il suo stelo attorno ad una pietra. Era diventata una piccola pietra con un piccolo fiore dai petali rosa. Prese la rincorsa e con un grande slancio la fece volare via, giù per la montagna. Magicamente iniziò a fluttuare, e piano piano in lontananza si avvicinava al mare.
- “Vedi, allora forse è questa la soluzione!” esclamò lui. - “Un fiore è troppo leggero per fuggire alle correnti del vento, una pietra è troppo pesante per non colare a picco a frantumarsi al suolo. Ma una pietra ed un fiore, anche se molto diversi, si bilanciano esattamente, e volano via. “
- “Allora secondo te anche noi possiamo volare?” - Chiese lei.
- “Non credo proprio, gli esseri umani non sono fatti per volare. Però vorrei provare una cosa.. Dammi le tue mani!” - disse lui.
Allora lei porse le sue mani verso il ragazzo. - “Ora facciamo un bel respiro. E al mio tre saltiamo!” - disse lui.
- “Fidati di me” - disse lui.
I due ragazzi si tennero allora per mano.
- “Tre… due…uno…” - contarono ad alta voce, insieme.
Fecero un grande salto e cominciarono a volare su per le montagne, i mari, le colline, le grandi e le piccole città.
- “È troppo bello! Ma com'è possibile?” disse lei.
- “Non ci credo e non ci credevo neanche io che sarebbe stato possibile. Ma quando ti ho preso per mano, ho capito che i nostri desideri più impossibili diventano realizzabili, e ho capito che siamo come un fiore ed una pietra. Non ho avuto più paura di nulla.”
- “Che bello, possiamo andare dove vogliamo?” - chiese lei.
- “Certo, finché ci teniamo per mano possiamo esplorare tutto il mondo.. ma adesso guidami tu, io vorrei esplorare il tuo mondo.” - disse lui.